Il comitato attuale

Donatella Martinelli

Presidente del Comitato

Donatella Martinelli

Presidente del Comitato

Donatella Martinelli si occupa di lingua e letteratura italiana tra Settecento e Novecento (in particolare di Manzoni, Tommaseo, D’Annunzio, Gadda), e di lessicografia italiana. Ha prodotto un’edizione commentata dei Sepolcri, odi, sonetti foscoliani. Fa parte del comitato di redazione della rivista: «I quaderni dell'Ingegnere», dove ha pubblicato alcuni contributi sul rapporto tra Gadda e i classici latini e sulle fonti documentarie dell'Adalgisa. Ha procurato tra l’altro l’edizione di A. Manzoni, Postille. Filosofia nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere (2002), l’edizione commentata di Fede e bellezza e delle traduzioni edite e inedite di Tommaseo dalle Bucoliche e Georgiche di Virgilio per la collezione dei «Classici italiani» della Fondazione «Bembo» (2011). Ha curato la terza parte dell'Edizione critica dei Promessi sposi (1827), diretta da Dante Isella. Insegna Linguistica italiana all’Università di Parma.

Paolo Borsa

Paolo Borsa


Paolo Borsa è professore ordinario di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Italiano dell’Università di Friburgo, in Svizzera; nello stesso ateneo dirige l’Institut d’études médiévales e il progetto “Ugo Foscolo, Epistolario 1825-1827”, finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica. Dal 2010 al 2019 è stato ricercatore all’Università degli Studi di Milano (2010-2019); ha inoltre insegnato al Politecnico (2005-2015) e al Master in Editoria (2013-2019) di Milano. Nel 2018 è stato Visiting Professor presso il Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo. Collabora con il Centre for Medieval Literature di York e Odense e co-dirige le riviste “Interfaces: A Journal of Medieval European Literatures”, “Rassegna europea di letteratura italiana” e “Tenzone”, oltre alle collane “Critica letteraria e linguistica” (FrancoAngeli), “La ragione critica” e “Medioevi” (Ledizioni). I suoi principali ambiti di ricerca sono la letteratura antica e quella tra Sette e Ottocento, con una predilezione per la lirica delle origini, Dante e Foscolo. Le sue pubblicazioni sono tutte disponibili in open access.

Arnaldo Bruni

Arnaldo Bruni


Arnaldo Bruni insegna Letteratura italiana presso l’Università di Firenze. Si è occupato di letteratura antica (Petrarca, Machiavelli, Ariosto) e moderna (da Pirandello a Bianciardi). Ha riservato particolare attenzione all’area neoclassica, pubblicando edizioni e volumi di saggi: Giuseppe Parini, «La Gazzetta di Milano» (1769); Iliade di Omero (traduzione di Vincenzo Monti) (2000); Dei Sepolcri. Carme di Ugo Foscolo, Polistampa (2010); Foscolo traduttore e poeta, (2007); Belle Vergini. “Le Grazie” tra Canova e Foscolo (2009).

Christian Del Vento

Christian Del Vento


Christian Del Vento ha insegnato all'ENS di Fontenay/St-Cloud (1998-2000), e nelle università Bordeaux 3 (1999-2000), Paris 4 (2000-01), Caen (2001-09) e Grenoble (2009-12), dove ha diretto il GERCI e ha aperto la doppia laurea magistrale Études Françaises- Études Italiennes (Grenoble-Padova). Dal 2012 insegna presso l'Università Sorbonne Nouvelle, dove dirige l’ED 122 Europe Latine-Amérique Latine, e il Centre Interdisciplinaire de Recherche sur la Culture des Échanges (CIRCE, EA 3979 LECEMO). È membro della redazione di «Chroniques Italiennes» e di «Laboratoire Italien», dei comitati scientifici di «Seicento e Settecento», «Prassi ecdotiche della modernità» e de «Il Confronto Letterario», delle collezioni "L'infinita durata" (Ed. dell'Orso), "Il secolo lungo (1796-1918)" (Peter Lang), "Ottocento neoclassico e romantico" (Aracne Editore), "Participio passato" (Croce), "Testi e studi di letteratura italiana" (Morlacchi), "Rifrazioni Letterarie" (Unipa Pres) e «Res Litterae» (ETS) e referee per numerose riviste scientifiche nazionali e internazionali. È stato segretario generale della Société française d’Etude du Dix-Huitième Siècle (2013-2019) ed è membro del Consiglio direttivo della Fondazione «Centro di Studi Alfieriani» (dal 2019).

È membro associato dell’ITEM, dove è responsabile del gruppo di lavoro sui «Manuscrits Italiens du Settecento». È autore di numerose pubblicazioni sulla letteratura, la cultura e la storia italiana tra XVIII e XX secolo, sulla storia delle biblioteche di scrittori, sull’edizione dei testi moderni e sulla tradizione manoscritta d’autore in Italia.

Matilde Dillon Wanke

Matilde Dillon Wanke


Matilde Dillon Wanke ha intrapreso l’attività di ricerca all’Università di Genova, sotto la guida di Vincenzo Pernicone, Franco Croce ed Edoardo Sanguineti, maestri che l’hanno indirizzata verso la ricerca filologica, gli inquadramenti storico-critici ed il gusto per la lettura dei testi.

Assistente di ruolo dal 1969 e professore associato dall’a.a. 1982/83, è stata direttore dell’Istituto di Letteratura italiana dell’Università di Genova nel 1976 e ha raccolto i Saggi danteschi e altri saggi di Vincenzo Pernicone (1984).

Trasferitasi all’Università di Bergamo dal 1986, ha studiato i fondi settecenteschi della Ciblioteca Civica “Angelo Mai”, segnatamente i testi poetici e i carteggi degli Arcadi e il salotto di Lesbia Cidonia. Si è occupata di Lorenzo Mascheroni in occasione delle celebrazioni del secondo centenario della morte e ne ha coordinato l’edizione delle opere. Negli anni ha organizzato seminari e convegni interdisciplinari, tematici e monografici (sulla letteratura di viaggio con la Società presieduta da Giorgio Cusatelli, su Arcadia e Illuminismo col gruppo di lavoro di Elena Sala Di Felice, su epistolari e carteggi in collaborazione con l’Università di Verona, fino al Convegno su Palazzeschi e i territori del comico con l’Università degli studi di Firenze).

È stata responsabile locale del Dottorato in Italianistica. Problemi relativi alla nascita, formazione e sviluppo della letteratura di massa, con sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Trieste (altre sedi consorziati, oltre all’Università degli Studi di Bergamo: Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Trento e Università degli Studi di Udine).

Ha collaborato all’attività del CISAM, Centro Internazionale Studi su Avanguardie e Modernità, attivo presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture comparate dell’Università di Bergamo, di cui è stata Direttore dal novembre 2010 al 2011.

Prevalentemente ottocentista, si è occupata dei romantici, del romanzo storico, del dibattito classici-romantici, Manzoni e Verga, in saggi confluiti in parte nel volume Le ragioni di Corinna (2000). Ha studiato e pubblicato testi e carteggi di poeti e narratori tra Scapigliatura e Verismo fino alle soglie del Novecento: la letteratura piemontese, Camerana, Giovanni Faldella, De Amicis, Camillo Boito, Percoto, Carducci, Pascoli, Boine, Gozzano, Govoni, Saba, F.T. Marinetti.

Ha studiato inoltre la fiaba e le strutture della fiaba (da Basile a Collodi, Capuana e De Amicis) in un quadro interdisciplinare (in particolare per lo Straparola come fonte delle fiabe di Gozzano, pubblicate nelle Edizioni dell’Orso, 2004).

Ha lavorato con Aureliana Scotti nell’Archivio di Mario Scotti, a Roma, pubblicando un saggio sul progetto dei Saggi crociani di Mario Scotti e partecipando ai convegni sulle Edizioni Nazionali.

Nel novembre del 2008 viene nominata, insieme ad Arnaldo Di Benedetto, Arnaldo Bruni, Giuseppe Nicoletti e Aureliana Scotti, nella Commissione scientifica incaricata del completamente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Ugo Foscolo.

Ha partecipato al PRIN 2008 (codice 20088S55PS), Per i 150 anni dell'Unità (1861-2001). Cultura e letteratura del Risorgimento, coordinato da Giulio Ferroni dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, come responsabile scientifico dell’unità bergamasca, con un progetto dedicato a Il Risorgimento: testi e immagini della memorialistica risorgimentale del periodo postunitario, col risultato dell’Atlante letterario del Risorgimento, pubblicato con Marco Sirtori.

Francesca Fedi

Francesca Fedi


Francesca Fedi è professoressa ordinaria di Letteratura Italiana presso l’Università di Pisa. Dopo aver conseguito il titolo di Perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore, tra il 1991 e il 1998 ha svolto attività didattica di ricerca come assistente a Zurigo (Universität Zürich, ETH-Politecnico Federale) e ad Arezzo (Università di Siena). È stata ricercatrice e poi professoressa associata presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Parma e poi di Pisa. Fa parte del Comitato Scientifico delle riviste “Seicento e Settecento” e “Italianistica”, della Collana “Palinsesti. Studi e testi di Letteratura Italiana” (Milano, LED), della Collana “Alambicchi: Collana di Studi sul Settecento” (Avellino, Edizioni Sinestesie), della Collana “Viaggi per Scene in Movimento” (Pisa, Pisa University Press). Presso quest’ultimo editore ha pubblicato la sua monografia più recente, Itinerari del riccio rapito. Satira e nuova scienza nell’Italia dei lumi (2020).

Giuseppe Nicoletti

Giuseppe Nicoletti


Nato a Firenze nel 1945, ha studiato nella sua città natale dapprima presso il Liceo Michelangelo e quindi nella Facoltà di Lettere e Filosofia, all’interno della quale ha poi svolto l’intera sua carriera di docente, dal 1974 come assistente di ruolo alla cattedra di Letteratura italiana, e dopo il 1983 come professore associato di Letteratura italiana moderna e contemporanea, infine, a partire dal 1994, come ordinario di Letteratura italiana. Impegnato in vari incarichi e commissioni è stato eletto direttore del Dipartimento di Italianistica per il triennio 1995-1998, sempre nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze. Si è occupato prevalentemente di opere e autori degli ultimi quattro secoli della letteratura italiana pubblicando fra l’altro edizioni e commenti su scrittori quali F. Galiani, G. Parini, U. Foscolo, G. Pecchio, F. Tozzi, L. Pirandello, G. Papini, A. Palazzeschi, O. Rosai, R. Bilenchi. Tra i suoi libri vanno ricordati i titoli foscoliani e quelli dedicati al genere autobiografico: Il ‘metodo’ dell’Ortis e altri studi foscoliani (Firenze, La Nuova Italia, 1978), Scritture novecentesche a Firenze (Milano-Napoli, Ricciardi, 1988), La memoria illuminata. Autobiografia e letteratura tra Rivoluzione e Risorgimento (Firenze, Vallecchi, 1989), Quarantasette mostre (Firenze, Pananti, 1993), Le risposte della poesia (Fiesole, Cadmo, 2003), Dall’Arcadia a Leopardi. Studi di poesia (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2005), Foscolo (Roma, Salerno Editrice, 2006). È condirettore dalla fondazione della rivista semestrale di critica e teoria letteraria «Studi italiani» (Cadmo). Dirige la collana «Scritture in corso» dell’editore Cadmo di Fiesole e la collana «Settecento italiano» delle Edizioni di Storia e Letteratura di Roma.

Matteo Angelo Palumbo

Matteo Angelo Palumbo


Matteo Palumbo ha sviluppato i suoi studi principalmente in tre direzioni: il romanzo del Novecento, la poesia e la prosa dell’Ottocento, la cultura del Cinquecento.

Nel primo settore ha analizzato in maniera particolare l’influsso che grandi filosofi e pensatori, come Nietzsche, Freud, Darwin e Schopenhauer, hanno avuto sulla sua cultura e sull’idea di personaggio. Lo studio di Svevo si è intrecciato con ricerche su altri protagonisti del romanzo moderno: Verga, Tozzi, Pirandello.

L’altro terreno di ricerca è costituito dalla letteratura del primo Ottocento. Ha indagato la forma del romanzo epistolare e la concezione della poesia lirica di Foscolo, confrontandola con Leopardi e con altri protagonisti del classicismo italiano.

In relazione poi agli studi sulla cultura rinascimentale, egli si è occupato prevalentemente dell’opera di Francesco Guicciardini. Si è interessato delle forme brevi e della storiografia successiva al grande modello della Storia d’Italia.

Altri filoni di ricerca sono costituiti da Dante, Boccaccio, Savonarola, Machiavelli, Tasso, De Sanctis, Saba, e, infine, il romanzo e il teatro del dopoguerra.

Aureliana Scotti

Aureliana Scotti


Da completare